
Chiunque abbia scelto di ristrutturare casa avrà sentito parlare della possibilità di avere uno “sconto in fattura” del 50% o la cessione del credito da parte di banche o enti finanziatori. Si tratta di un importante incentivo alle ristrutturazioni edilizie che sarà attivo almeno fino al 31 dicembre 2024. Ma che cos’è in concreto, e chi ne ha diritto?
In cosa consiste l’ecobonus?
Nel maggio 2020 il Decreto Rilancio ha dato ai cittadini la possibilità di usufruire di un bonus fiscale detraibile dall’Irpef, o dall’Ires in caso di aziende, per la ristrutturazione di appartamenti, condomini o uffici. Si tratta di una manovra pensata per aumentare l’efficienza energetica degli edifici grazie a una detrazione del 50% rimborsabile in 5 o 10 anni dal pagamento. Nel 2021 con il Decreto Rilancio, l’ecobonus è stato prorogato con alcune modifiche: adesso l’agevolazione può essere fatta direttamente al momento dell’acquisto come “sconto in fattura” e non più solo come rimborso dilazionato negli anni. Sono cambiati anche i beneficiari e allargato il bonus anche alle seconde case.
Come funziona lo sconto in fattura?
Lo sconto in fattura è una diminuzione del 50% fatta direttamente sul totale dell’acquisto fatto. Se ad esempio decidiamo di rifare gli infissi del nostro appartamento e il costo totale è di 10.000 euro, con lo sconto in fattura del 50% pagheremo 5.000 euro all’impresa fornitrice. La ditta che ha fatto i lavori si vedrà restituire i 5.000 euro non pagati dal cliente come credito d’imposta.
Lo sconto sarà poi presentato all’interno di regolare fattura insieme a tutte le voci di acquisto che rientrano nell’ecobonus. Il cliente potrà poi pagare con normale bonifico (e non con bonifico parlante come nel caso della detrazione fiscale) solo il 50% della somma totale.
Ma cosa bisogna fare esattamente per poter usufruire della detrazione?
“Per poter usufruire dello sconto in fattura, è necessario aprire una pratica e compilare dei documenti specifici, da inviare all’Agenzia delle Entrate, l’apertura della pratica relativa all’ecobonus è fondamentale. Per essere certi che tutto sia corretto, nei nostri negozi offriamo il servizio di gestione completo, così che l’unica cosa che il cliente dovrà fare sarà fornirci i documenti necessari.”
Che cos’è la cessione del credito?
Spesso insieme allo sconto in fattura si sente parlare anche di cessione del credito. Questa operazione consiste nel cedere il proprio bonus a una banca o a un istituto di finanziamento, che provvederà ad anticipare la somma, che sarà pagata per intero al professionista. La differenza sostanziale sta nello scegliere a chi cedere il credito, se direttamente all’impresa tramite lo sconto in fattura o a una banca che finanzierà l’acquisto.
Vantaggi di sostituire gli Infissi oggi
Grazie allo sconto in fattura, chi ha la necessità di sostituire i propri infissi può farlo oggi a condizioni veramente convenienti. “Queste agevolazioni sono un’opportunità importante, anche in un periodo difficile come questo. ”

Quali documenti servono per lo sconto in fattura?
Se si sceglie di affidarsi alla SEAR INFISSI per i propri lavori di sostituzione infissi e serramenti, la richiesta del bonus sarà completamente affidata a noi, che gestiremo tutta la lunga trafila necessaria alla richiesta. Per fare questo il cliente dovrà fornire una serie di documenti obbligatori:
- Fotocopia della carta di identità
- Fotocopia del codice fiscale
- Visura catastale dell’immobile o dati catastali ricavati dall’atto notarile o da eventuali contratti di affitto/comodato
- Autorizzazione del proprietario dell’immobile ad effettuare l’intervento (se diverso dall’intestatario della fattura)
- Copia del bonifico apposito per il risparmio energetico una volta effettuato il pagamento
- Visura camerale aggiornata e fotocopia firmata della carta di identità del legale rappresentante (in caso di aziende)
- Modulo di richiesta dell’IVA agevolata, con relativa copia di autorizzazione edilizia nel caso di applicazione di IVA diversa (CILA, SCIA 0 DIA)
- Asseverazione di congruità dei costi rilasciata da un tecnico abilitato
- Comunicazione all’agenzia delle entrate dell’opzione relativa agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (a cura del cliente)
Chi ha diritto allo sconto in fattura?
Possono beneficiare dello sconto in fattura tutte le persone, residenti o non residenti nello stabile interessato dalla ristrutturazione, con qualsiasi tipologia di reddito.
“Oltre al soggetto fisico, anche gli edifici devono rispettare dei requisiti fondamentali per avere diritto allo sconto in fattura deve essere uno stabile allineato alle normative urbanistiche regionali, con regolare impianto di riscaldamento, accatastato e in regola con i pagamenti di IMU e ICI (se dovuta).”
Con lo sconto in fattura anche le persone incapienti, ossia coloro che non sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi o hanno imposte IRPEF basse, possono utilizzare il bonus per le ristrutturazioni. In particolare hanno diritto allo sconto in fattura i proprietari, i detentori di un diritto reale (diritto di usufrutto, di uso, di abitazione, di superficie), i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa, i contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali), i detentori dell’immobile (locatario, comodatario), un familiare convivente (per immobili appartenenti all’ambito “privatistico”), un coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge, i conviventi di fatto di cui all’art. 1, commi 36 e 36 della Legge n. 76 del 2016 il promissario acquirente.
Quali lavori si possono fare con lo sconto in fattura?
Le possibilità sono moltissime, tutte prevalentemente legate al rinnovamento per l’efficienza energetica. Per questo motivo non sono compresi lavori finalizzati all’estetica, come il cambio dei pavimenti, o interventi di illuminotecnica, mentre si possono acquistare per il condominio o per il solo appartamento serramenti e infissi, schermature solari (persiane e tapparelle), caldaie a biomassa, a condensazione in classe A e sistema di termoregolazione evoluto, pompe di calore, scaldacqua a pompa di calore, coibentazione a involucro, generatori ibridi, sistemi building automation e micro-cogeneratori.

Le ristrutturazioni edilizie comprese nell’ecobonus sono:
- Recupero del patrimonio edilizio (manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia), anche solo delle parti comuni di un condominio
- Adozione dei sistemi antisismici
- Aumento dell’efficienza energetica
- Recupero della facciata, inclusi lavori di sola pulitura o tinteggiatura
- Installazione di impianti fotovoltaici
- Installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici
Sono esclusi dallo sconto in fattura il bonus per l’acquisto dei mobili e il bonus verde, per l’acquisto e la sistemazione di giardini e parchi condominiali.